Nonni, attenzione! Notizie importanti in arrivo dalla Suprema Corte di Cassazione, che con la sentenza n. 8980/2023 ha confermato la decisione che ha stabilito l’obbligazione dei nonni paterni al pagamento in favore della nuora, a titolo di mantenimento del nipote minorenne, dell’importo di 200 euro, quale quota parte dei 350 euro posti a carico del padre del minore in sede di separazione.
Con decreto ex art. 316 bis c.c. emesso dal Tribunale di Velletri, era stato imposto, ai nonni paterni, di provvedere al pagamento di una quota del contributo al mantenimento del nipote minorenne, in ragione del fatto che la madre era sprovvista dei mezzi necessari per provvedervi e il padre si era reso inadempiente.
La nonna paterna aveva impugnato il suddetto decreto innanzi alla Corte di Appello chiedendo, altresì, che venisse chiamata in giudizio anche la nonna materna, ma il giudice di secondo grado aveva rigettato tale richiesta sulla base del fatto che quest’ultima non era stata parte nel giudizio precedente.
Veniva adita allora la Suprema Corte di Cassazione ai fini della riforma della sentenza di secondo grado.
La Suprema Corte, con l’ordinanza del 30 marzo 2023 n. 8980, preliminarmente ha evidenziato che l’obbligazione degli ascendenti ha natura sussidiaria rispetto a quella primaria dei genitori e sorge solo qualora entrambi i genitori non siano in grado di provvedere al mantenimento dei figli con la conseguenza che, nell’ipotesi in cui ambedue i genitori non dispongano di mezzi sufficienti per mantenere la prole, l’obbligazione grava su tutti i nonni indipendentemente da chi sia il genitore inadempiente.
Ciò premesso, nel caso in esame, il Collegio ha corretto la motivazione della pronuncia gravata affermando che, in sede di richiesta di revisione del provvedimento, possono essere chiamati a partecipare soggetti diversi da quelli che hanno preso parte all’originario procedimento, avente oggetto diverso.
Per info o assistenza legale:
06.37353065-6