Orari fissi e weekend liberi: sei madri vincono in tribunale

A Pordenone, sei dipendenti di una nota catena di supermercati hanno ottenuto dal tribunale del lavoro turni fissi mattutini e il weekend libero, dopo aver promosso una causa per l’uso improprio della flessibilità contrattuale.

La decisione arriva in seguito a un ricorso individuale sostenuto da Fisascat CISL, che ha denunciato la gestione dei turni: modifiche continue, scarsa prevedibilità e concreta incompatibilità con la cura familiare.

Le motivazioni del giudice

Il giudice Angelo Riccio Cobucci ha riconosciuto che l’uso della clausola di flessibilità, in quel contesto, violava i diritti delle lavoratrici, soprattutto in presenza di figli piccoli.

In base alla direttiva europea sull’equilibrio tra vita professionale e familiare, è previsto che i lavoratori abbiano la possibilità di richiedere condizioni prevedibili, specialmente quando sono coinvolti nell’accudimento familiare.

Cosa cambia per le lavoratrici

Il tribunale ha stabilito:

  • l’adozione di un orario fisso mattutino per tutte le ricorrenti;

  • la libertà dai turni nei fine settimana, così da garantire la gestione domestica e genitoriale;

  • un risarcimento economico compreso tra 10.000 e 27.000 euro per danno subito a causa del ricorso improprio alla flessibilità contrattuale.

Un fenomeno diffuso

Secondo Antonio Vanin, segretario regionale Fisascat, casi simili si verificano ogni anno in Friuli Venezia Giulia, con una media di circa 80 procedimenti. La richiesta più comune riguarda un orario di lavoro compatibile con la vita familiare, soprattutto quando si hanno minori a carico.

L’orientamento

Questa sentenza conferma un indirizzo giurisprudenziale sempre più attento alla tutela della conciliazione tra lavoro e famiglia. In particolare, segnala ai datori di lavoro che la flessibilità contrattuale deve essere applicata nel rispetto dei diritti individuali e non può diventare un ostacolo alla vita privata.

Ecco i punti chiave della decisione:

  • Le lavoratrici ottengono orari mattutini e fine settimana liberi per via giudiziale, non per scelta aziendale.

  • Viene riconosciuto un danno economico concreto per l’uso distorto della clausola di flessibilità.

  • La sentenza rafforza il principio secondo cui la genitorialità non può essere penalizzata sul posto di lavoro.


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