CORONAVIRUS-DECRETO RILANCIO: ELIMINAZIONE BONUS FONDO PERDUTO PER I PROFESSIONISTI ISCRITTI ALLE CASSE DI PREVIDENZA

Molte categorie di professionisti stanno tutt’oggi comparando il fatturato di aprile di quest’anno con quello del 2019 per accedere agli aiuti economici del Governo.

Il Decreto Rilancio, infatti, ha confermato per gli stessi, anche per i mesi di aprile e maggio, l’emissione del bonus di 600 euro.

Ma, se da un lato il Governo ha confermato tale misura, dall’altro pare che i professionisti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza non possano accedere al contributo a fondo perduto.

Il Decreto Rilancio, infatti, prevede nel suo Titolo II, dagli articoli 24 – 65 «Misure a sostegno alle imprese e agli altri operatori economici con partita iva, compresi artigiani, lavoratori autonomi e professionisti colpiti dall’emergenza sanitaria».

La versione definitiva del Decreto, tuttavia, ha aggiunto una lista di lavoratori esclusi all’accesso del contributo, vale a dire tutti i lavoratori dipendenti ed i professionisti iscritti alle Casse di previdenza, e ciò a prescindere dalla possibilità di accedere all’indennità prevista dal D.L. 18/2020.

Il comma 2 dell’art. 25 del Decreto Legge contiene le categorie di soggetti che non possono in ogni caso beneficiare del contributo. Si tratta, in particolare, dei seguenti soggetti:

– i soggetti la cui attività risulti cessata alla data del 31 marzo 2020;

– gli enti pubblici di cui all’articolo 74 del tuir;

– gli intermediari finanziari e società di partecipazione di cui all’articolo 162-bis del tuir;

– i soggetti che hanno diritto alla percezione delle indennità previste dagli articoli 27 e 38 del d.l. n. 18 del 2020, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 27 del 2020;

Poiché tale norma si pone in contrasto con la Costituzione e con la Giurisprudenza comunitaria, lo Studio ha deciso di scendere in campo predisponendo un ricorso al T.A.R. del Lazio, in favore di tutti i professionisti iscritti alle Casse di Previdenza esclusi dall’intervento di sostegno del Governo, per chiedere che sia dichiarata l’illegittimità della normativa e dei provvedimenti attuativi relativi alla concessione del contributo a fondo perduto nella parte in cui non includono i professionisti.

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