Nella giornata di oggi è stata consegnata a 30 parti civili dell’ex Ilva una somma complessiva da 155mila euro ottenuta dai legali del Codacons (e dello Studio) a titolo di risarcimento dinanzi la Corte d’Assise di Taranto nell’ambito del processo “Ambiente svenduto”. La consegna è avvenuta presso il Centro polivalente Giovanni Paolo II (Via Lisippo n. 8) nel quartiere Tamburi di Taranto, in un quadrante particolarmente simbolico – perché a lungo colpito dalle emissioni dell’acciaieria.
I cittadini hanno ricevuto un assegno a titolo di indennizzo per i danni sanitari subiti a causa dell’inquinamento: un risarcimento, sacrosanto, liquidato dalla Corte – che ha condannato la famiglia Riva e altri soggetti imputati di reati ambientali.
Una giornata piena di emozioni per un risultato davvero straordinario: mentre gli imputati si affannano in appello, mentre la politica si limita alle promesse, quanto raggiunto – con impegno e professionalità – rappresenta un successo dall’immenso valore materiale e simbolico.
L’attività, comunque, non è esaurita: gli avvocati hanno intenzione di chiedere formalmente di raddoppiare le somme già liquidate dal giudice di primo grado ai tarantini, e si stanno preparando per le cause civili che dovranno quantificare il danno effettivo subito dagli assistiti.
E non è ancora finita: a breve il Consiglio di Stato deciderà sulla richiesta di risanamento ambientale avanzata dai legali dell’Associazione. Le buone nuove, a quanto pare, non vengono mai da sole..