CINQUE ORE DI BLACKOUT? PER IL RISARCIMENTO SERVE LA PROVA

Niente risarcimento per la pasticceria rimasta senza corrente per cinque ore a causa di un trasformatore bruciato in una cabina: nonostante la possibile responsabilità a carico della società fornitrice di energia elettrica, fatale al titolare dell’esercizio commerciale la mancata prova del danno lamentato. In sostanza, il titolare della pasticceria «non ha prodotto in atti alcuna certificazione attestante la presenza di alimenti non più consumabili e destinati allo smaltimento né ha prodotto le fatture di acquisto e gli elementi da cui poter desumere il mancato guadagno». Questi dettagli sono fondamentali, secondo i giudici di merito, nonostante l’Enel non abbia dimostrato «di aver fatto tutto il possibile per evitare il danno». A tradire il titolare della pasticceria è stata proprio questa mancanza, apparentemente secondaria: non aver prodotto in giudizio «il certificato rilasciato dall’autorità sanitaria competente allo smaltimento dei cibi non più consumabili e un listino prezzi che potesse costituire base per il calcolo del danno subito» (Cass. civ., sez VI – 3, ord., 9 marzo 2023, n. 7019).


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