Una recente sentenza della Corte d’Appello di Napoli ha riacceso il dibattito sul divieto di animali domestici nel contratto di affitto. La decisione conferma che, se espressamente previsto nel contratto, il proprietario può vietare la presenza di animali nell’immobile locato.
Nel caso giudicato, l’inquilino deteneva tre cani nonostante la clausola contrattuale di divieto, causando disagi nel contesto condominiale. La Corte ha ritenuto valido il divieto in quanto chiaramente sottoscritto dalle parti.
Quando il divieto è valido nel contratto di locazione
Secondo il principio di autonomia contrattuale, le parti sono libere di determinare il contenuto del contratto, inclusa l’esclusione degli animali domestici, a condizione che la clausola non sia vessatoria. In questo caso, la Corte ha respinto ogni ipotesi di squilibrio contrattuale, riaffermando la validità del divieto.
I limiti del regolamento condominiale
È fondamentale distinguere tra contratto di affitto e regolamento condominiale. La legge 220/2012 vieta ai regolamenti condominiali di escludere la presenza di animali nelle proprietà private. L’art. 1138 c.c. chiarisce che nessuna norma assembleare può impedire il possesso di animali da compagnia.
Sentenze come Cass. civ., sez. II, 16 marzo 2022, n. 8701 hanno confermato che tali divieti sono nulli, anche se approvati con maggioranza condominiale.
Cosa rischia chi viola il divieto
In presenza di una clausola esplicita, l’inquilino che introduce animali in casa può incorrere in:
- Risoluzione del contratto per inadempimento;
- Sfratto su richiesta del locatore;
- Richieste di risarcimento per danni (ai sensi dell’art. 2052 c.c.);
- Reclami condominiali per molestie o sporcizia (art. 844 c.c.).
Conclusione
Il divieto di animali domestici nel contratto di affitto è legittimo solo se previsto in maniera chiara e sottoscritto. I regolamenti condominiali non possono vietarlo, ma in caso di contratto privato, la clausola ha valore. È quindi fondamentale leggere attentamente ogni condizione prima della firma, per evitare controversie legali e disagi abitativi.
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