PERSONALE ATA – AVER COMMESSO UN REATO NON PREGIUDICA L’INSERIMENTO IN GRADUATORIA

LA DICHIARAZIONE MENDACE NELLA DOMANDA PER L’INSERIMENTO IN GRADUATORIA NON DETERMINA LA DECADENZA DALL’IMPIEGO E DALLA GRADUATORIA STESSA SE LA DICHIARAZIONE NON E’ RILEVANTE AI FINI DELL’INSERIMENTO

E’ quanto deciso dal Tribunale del lavoro di Latina, giudice Dott.ssa Marotta, che ha accolto il ricorso d’urgenza presentato da un appartenente al personale ATA della scuola, che era stato dichiarato decaduto dalla graduatoria di III fascia in cui era inserito da anni e contestualmente licenziato per aver omesso di dichiarare nel modulo della domanda per il trascorso a.s. la pendenza di un procedimento penale a suo carico.
Il giudice, richiamando recente giurisprudenza, civile e amministrativa sul tema (cfr. per tutte Cass.18699 dell’11 luglio 2019), in pieno accoglimento delle tesi difensive fatte valere nel ricorso, ha testualmente stabilito che: “qualora venga accertata la commissione di reati in capo all’aspirante dipendente, lo stesso non decade dal diritto all’assunzione se l’illecito penale commesso non rientra nell’elencazione tassativa dei reati ostativi all’assunzione.”.