Vittoria in Cassazione per lo studio Rienzi: annullata senza rinvio la sentenza del gip che condanna l’assistito alle sanzioni accessorie della sospensione della patente di guida e della confisca del veicolo a seguito dell’esito positivo del procedimento di messa alla prova

La Suprema Corte con la sentenza numero 17779 del 7 maggio 2021 ha accolto il ricorso promosso dallo Studio Rienzi con il quale si richiedeva l’annullamento della sentenza emessa dal GIP del Tribunale di Tivoli che, nel dichiarare l’estinzione del reato per l’esito positivo della messa alla prova ai sensi dell’art. 168-ter c.p., ha condannato l’assistito alle sanzioni accessorie della sospensione della patente e della confisca del veicolo pur non avendo alcuna competenza ai fini della applicazione delle medesime.

Ed invero, come confermato dal Collegio nella sentenza summenzionata, il giudice che dichiari l’estinzione del reato per l’esito positivo della messa alla prova, ai sensi dell’art. 168-ter c.p., non ha altresì alcuna competenza ai fini della applicazione della eventuale accessoria sanzione amministrativa, ciò in quanto tale potestà è riservata al Prefetto territorialmente competente, ciò ai sensi dell’art. 224 C.d.S., comma 3.

Pertanto, la Suprema Corte nell’accogliere quanto richiesto dallo Studio Rienzi ha annullato senza rinvio la sentenza impugnata nella parte in cui sono state disposte le sanzioni amministrative della sospensione della patente e della confisca del veicolo, eliminandole.

Di seguito è scaricabile il testo del provvedimento