Una pronuncia destinata a far discutere a lungo quella della Cassazione, che ha dato ragione a un dipendente licenziato nel 2020 perché cantava e faceva serate di piano bar mentre era ufficialmente malato. Per i titolari dell’azienda (di trasporti del Lazio) Cotral il lavoratore aveva creato un danno all’azienda e per questo andava licenziato.
I fatti risalgono al 2019, quando il dipendente aveva comunicato di trovarsi in stato di malattia ma, nel frattempo, “aveva svolto attività del tutto incompatibili con tale stato, non aveva rispettato le fasce di reperibilità per le visite fiscali e si era, altresì, dedicato ad altra attività lavorativa (come cantante/musicista di piano bar)“. Mentre nelle giornate del 9 e 16 marzo 2019, per le quali aveva chiesto di usufruire dei permessi (legge 104/1992), “si era dedicato in maniera prevalente ad attività personali prestando assistenza al padre solamente per un limitato periodo orario“
Da quel momento è cominciata la battaglia legale: il dipendente, ritendendo di non aver commesso alcun atto irregolare, si è mobilitato contro il licenziamento. E i giudici, sia in primo che in secondo grado, gli hanno dato ragione. Il Tribunale di Roma, dichiarando illegittimo il provvedimento di licenziamento e condannando la società a reintegrarlo nel posto di lavoro e a pagargli un’indennità risarcitoria pari a 2.127 euro. E poi anche la Corte d’appello, anche se con una motivazione parzialmente differente: “Avendo riguardo alla patologia da cui era affetto il lavoratore (ansia), l’impegno in attività ricreative non configurava in sé un comportamento incompatibile con la dichiarata condizione depressiva, anzi poteva giovare alla guarigione“. Sentenza confermata, infine, anche in Cassazione.
La Suprema Corte, nella sentenza, ha evidenziato che “il dipendente, nel rispetto delle fasce orarie della visita fiscale, coperto da certificato medico, può svolgere altre attività, anche ricreative”. Si è così posta la parola fine su una vicenda giudiziaria durata ben quattro anni: il lavoratore potrà riavere il suo posto in azienda.
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