In particolare, la Suprema Corte si è occupata del caso di un imprenditore, il quale – avendo ricevuto una bolletta della luce con consumi 10 volte superiori a quelli ordinari – aveva decido di rivolgersi al Tribunale. L’uomo era risultato vincitore in primo grado, ma il giudice d’appello aveva ribaltato la pronuncia e dato ragione al fornitore, condannando così l’imprenditore al pagamento della fattura. Il tutto mentre l’uomo – chiaramente – aveva nel frattempo cambiato operatore.