Si torna a parlare di vaccini e obblighi dei genitori: con la sentenza n. 5037/2024, il tribunale di Torino ha ribadito l’obbligatorietà della vaccinazione per l’ammissione alle scuole dell’infanzia, respingendo il ricorso di una famiglia che sosteneva il diritto al dissenso informato.
Al bambino, infatti, era stata di fatto revocata l’iscrizione all’asilo per non conformità allo status vaccinale: per questo i genitori hanno impugnato di avviare un’iniziativa legale e impugnare il provvedimento del Comune, sostenendo che la decadenza inflitta al bamino violava il diritto alla privacy e il diritto costituzionale alla salute. La coppia, in particolare, ha fatto leva sull’art. 32 della Costituzione: per loro, in sintesi, il dovere di vaccinazione non poteva essere applicato senza il consenso informato dei genitori.
La sentenza
Entrambi i punti sollevati dai genitori sono stati respinti dal giudice.
Per il Tribunale, al contrario di quanto sostenuto dai ricorrenti, l’obbligo vaccinale per la frequenza delle scuole dell’infanzia non costituisce alcuna violazione del citato articolo costituzionale, rappresentando una misura di tutela per tutta la comunità (e in particolare per i più vulnerabili, che non possono ricevere il vaccino). Non solo: il giudice ha rimarcato come il consenso informato, nonostante il suo estremo rilievo, non sia applicabile a casi simili. Senza contare che i genitori conservano comunque la libertà di non vaccinare i figli, a patto di rispettare le limitazioni all’accesso alle strutture pubbliche.
Inoltre, il tribunale di Torino ha respinto l’asserita violazione del diritto alla privacy, considerando l’obbligo di trasparenza e di comunicazione fondato sulla bene primario della salute della comunità.
La prima sezione civile del tribunale di Torino ha così accolto la tesi del Comune e confermato la legittimità della condizione della vaccinazione obbligatoria per l’ammissione effettiva all’asilo, pena la decadenza dall’iscrizione. Una pronuncia destinata ad avere notevole importanza in una materia da sempre oggetto di discussioni e conflitti.
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